PrivChat

una conversazione su tecnologia, diritti umani e libertà di Internet, a cura del Progetto Tor

PrivChat è una serie di eventi per raccogliere donazioni per il Progetto Tor. Attraverso PrivChat, vi forniremo informazioni importanti su ciò che accade nel mondo della tecnologia, dei diritti umani e della libertà di Internet, convocando esperti per una chiacchierata con la nostra comunità.


Capitolo #3 - Tor Advancing Human Rights

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La missione principale del Progetto Tor è quella di far progredire i diritti umani e le libertà attraverso la creazione e la diffusione di tecnologie gratuite e open source per l'anonimato e la privacy. Le persone utilizzano la nostra tecnologia, ovvero la rete Tor e il browser Tor, in modi diversi. Tor è usato dagli informatori che hanno bisogno di un modo sicuro per portare alla luce informazioni su illeciti - informazioni che è fondamentale che la società conosca - senza condividere la propria identità. Tor è usato dagli attivisti di tutto il mondo che lottano contro i governi autoritari e per difendere i diritti umani, non solo per la loro sicurezza e l'anonimato, ma anche per aggirare la censura di Internet in modo che le loro voci possano essere ascoltate. Tor permette a milioni di persone di proteggersi online, indipendentemente dai privilegi che hanno o non hanno. Per la nostra terza edizione di PrivChat, vi presenteremo alcuni utenti Tor reali che condivideranno come Tor sia stato importante per loro e per il loro lavoro di difesa dei diritti umani e delle libertà in tutto il mondo.

Host

Edward Snowden

Presidente della Fondazione per la libertà di stampa

Edward Snowden è un cittadino statunitense, ex funzionario dell'Intelligence Community e whistleblower. I documenti che ha rivelato hanno fornito al pubblico una finestra fondamentale sui programmi e sulle capacità di sorveglianza di massa segrete della NSA e dei suoi partner internazionali. Queste rivelazioni hanno generato un'attenzione senza precedenti in tutto il mondo sulle intrusioni nella privacy e sulla sicurezza digitale, portando a un dibattito globale sulla questione.

partecipanti

Alison Macrina

Fondatore del Progetto Libertà delle Biblioteche

Alison Macrina è bibliotecaria e fondatrice del Library Freedom Project, una comunità di pratica per operatori bibliotecari che vivono i nostri valori di libertà intellettuale e privacy nel mondo reale. Il suo lavoro si concentra sui modi in cui la sorveglianza ha un impatto sulle comunità bibliotecarie e sul lavoro dei bibliotecari, sul modo in cui la sorveglianza si collega ad altre questioni di giustizia sociale e di libertà intellettuale e sulle dinamiche di potere all'interno delle nostre tecnologie. Alison e il Library Freedom Project sono stati premiati con il Free Software Foundation's Award for Project's of Social Benefit, il Library Journal's Movers and Shakers Award, il New York Library Association's Intellectual Freedom Award e il LITA/Library Hi Tech Award.

Berhan Taye

Responsabile delle politiche per l'Africa e responsabile delle chiusure globali di Internet, Access Now

Berhan Taye (She/her) è una ricercatrice che studia il rapporto tra tecnologia, società e giustizia sociale. È responsabile delle politiche per l'Africa e responsabile globale degli arresti di Internet presso Access Now. Ha guidato la campagna #KeepItOn, una campagna globale per fermare gli arresti di Internet con una coalizione di oltre 220 organizzazioni di tutto il mondo. Prima di entrare in Access Now, è stata ricercatrice per il progetto Technology for Social Justice Field Scan che ha prodotto il rapporto MoreThanCode.cc.

Ramy Raoof

Tecnologo dei laboratori di sicurezza, Amnesty International

Ramy Raoof è un tecnologo e ricercatore sulla privacy; i suoi lavori recenti si concentrano sulla ricerca di attacchi digitali mirati contro i difensori dei diritti umani e le ONG e sullo sviluppo di protocolli di sicurezza digitale e di capacità con gli attivisti del Medio Oriente e dell'America centrale in materia di sorveglianza e censura. Ramy è tecnologo tattico presso il Security Lab di Amnesty International e fa parte del Consiglio di amministrazione del Tor Project. Prima di entrare in Amnesty, è stato tecnologo senior presso l'Iniziativa egiziana per i diritti personali (EIPR). Ramy ha ricevuto il premio internazionale Heroes of Human Rights and Communications Surveillance da Access Now nel 2017 e nel maggio 2016 ha ricevuto il premio internazionale Bobs Award - Best of Online Activism come riconoscimento per il suo lavoro sulla sicurezza digitale e la privacy da Deutsche Welle. Su Twitter https://twitter.com/RamyRaoof.

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